GIANCARLO RAMBERTI

 

Lo scorso 21 agosto ci ha lasciato Giancarlo Ramberti, socio della Sezione di Rimini.

Giancarlo Ramberti (per tutti gli amici “Cicci”), storico tipografo/editore di Rimini per molti decenni sino ai primi anni duemila ci ha lasciato tanto, come tanto ha lasciato alla sua e nostra città.

Nato l’8 ottobre 1939, Giancarlo è morto il 21 agosto 2022, all’età di 82 anni, dopo una lunga malattia. Lucido sino alla fine, come testimoniano gli amici che lo hanno visto fino a pochi giorni prima del decesso.

Militante repubblicano dagli anni ’60, federalista europeo della prima ora e cofondatore a Rimini negli anni ‘70 dell’associazione “Amici di Israele”, fu più volte candidato per il PRI al Consiglio Comunale di Rimini. Impegnato su più fronti nelle associazioni economiche riminesi, uomo di grandi ideali, onesto e sempre elegante e gentile nei modi, in pieno revisionismo storico-risorgimentale di inizio millennio e nell’assenza di iniziative cittadine istituzionali, dette vita insieme ad altri tre amici repubblicani di lunga data, ai Comitati spontanei per le celebrazioni dei 200 anni della nascita di Mazzini (2005) e Garibaldi (2007). Da essi scaturirono numerose iniziative pubbliche, e per essi come sempre, Giancarlo fu generoso finanziatore di targhe, pubblicazioni, iniziative popolari ecc. È al suo impegno che si deve l’affissione sulle pareti del Palazzo dell’Arengo per quasi un anno, nel 2007, di un telo stampato con l’effige di Garibaldi.

Tale fu il successo e la partecipazione civica dei riminesi alle iniziative dei Comitati spontanei, che nel 2008, con i tanti che vollero avvicinarsi, prese poi vita il Comitato riminese dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano, di cui Giancarlo fu socio fondatore. Così come della nostra sezione ANVRG riminese egli fu attivo e irriducibile socio. La sezione riminese esprime le più sentite condoglianze alla famiglia dell’amico “Cicci”. Una grande anima, ma prima di tutto un amico, a cui va tutto il nostro ringraziamento per l’impegno di una vita speso per l’ideale mazziniano e per quello garibaldino. (Valerio Benelli)